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Giovanni Rinaldi

Giovanni Rinaldi

"Ho lavorato tutta la vita per le ditte Baritina e Maffei e c'era un buon rapporto di comprensione e fiducia. Non era solo un rapporto di lavoro, c'era qualcosa in più che non trovo nei committenti di oggi."

Mi chiamo Giovanni Rinaldi. Sono nato nel 1946 a Darzo, dove abito.
Dal 1960 al 1964 ho fatto l'apprendistato presso la ditta Maffei, poi dal '65 al '66 ho lavorato come elettricista alla Baritina.
Il mio lavoro non mi ha creato problemi di salute.
Quando, con il parere favorevole del parroco, decisi di accettare il lavoro alla Maffei abbandonando la scuola, i miei famigliari erano contenti perchè così c'era un'altra entrata economica. In quegli anni la nostra era terra di contadini e la campagna non garantiva entrate sicure come il lavoro per le ditte minerarie. Purtroppo nel 1964, a causa dell'esaurimento della miniera di Val Cornèra, la ditta Maffei licenziò 35 lavoratori soprattutto giovani. Io ero tra questi e rimasi a casa. Fu un duro colpo. Ma lo superai prima trovando impiego presso la ditta Baritina, poi decidendo di aprire un'attività autonoma. Prima di fare questo passo ho chiesto consiglio e supporto all'ingegner Piero Corna Pellegrini proprietario della Baritina che mi ha aiutato molto nel fare questa scelta offrendomi delle commesse molto preziose per iniziare da zero un'attività.
A 21 anni, ho lasciato il lavoro da elettricista in ditta perché mi stava stretto e ho deciso di mettermi in proprio aprendo un'impresa elettrica che si è inserita nell'indotto dell\'industria mineraria per le forniture e le manutenzioni. La mia famiglia e i compaesani mi chiedevano se ero matto a lasciare un posto sicuro. Ho vissuto tutta la vita strettamente legato alle ditte Baritina e Maffei che hanno creato le opportunità per sviluppare il mio lavoro autonomo.

Mio papà Candido Rinaldi "Marte" era del 1903 e ha sempre lavorato al mulino della ditta mineraria Baritina. Si era ammalato di silicosi perché fino agli anni '60 non c'erano protezioni e la sua mansione era insaccare la barite macinata. Lavorava secondo i turni di allora, dalle 4.00 alle 12.00 oppure dalle 12.00 alle 20.00 oppure dalle 20.00 alle 4.00. Era un'abitudine che fossi io a portargli la merenda o la colazione a seconda dei turni.

Intervista effettuata nel mese di ottobre 2010 a Darzo.

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